Esecuzione al bar: due uomini sono stati vittime di un’agguato mentre erano seduti in un locale. Uno di loro, Walter Albi, è deceduto.
La vittima protagonista della vicenda è Walter Albi, un architetto 66enne incensurato. Era residente a Francavilla al Mare, a Chieti. Stava festeggiando il suo compleanno insieme a Luca Cavallito, un uomo di 49 anni, nato a Viareggio ma residente a Montesilvano, a Pescara.
Luca Cavallito sarebbe ricoverato in condizioni critiche nell’unità di terapia intensiva dell’ospedale di Pescara. L’uomo è stato ferito gravemente da diversi colpi di pistola, sparati dallo stesso killer di Walter Albi.
La dinamica degli eventi
L’omicida si è recato al bar coperto da un casco integrale, con un giubbottino nero a maniche lunghe. Ha parcheggiato lo scooter su cui viaggiava e si è avvicinato alle due vittime, coperto dalle aiuole che dividono la strada. Per prima cosa ha sparato verso Luca Cavallito, per poi esplodere un secondo colpo veso Walter Albi. Dopo un ennesimo colpo a Luca Cavallito.
I due amici sono caduti a terra inermi dopo l’agguato. Secondo quanto riferito dai presenti che hanno assistito alla scena, sarebbero almeno sette i colpi di pistola esplosi dall’attentatore. All’inizio i presenti hanno immaginato che si trattasse di petardi. Stamattina la scientifica ha ritrovato un ottavo bossolo.
Prima di darsi alla fuga, l’assassino a volto coperto ha portato via il telefono cellulare ad una delle due vittime. Dopo, è salito in sella al suo scooter ed è scappato. In seguito alla sparatoria il 66enne è deceduto, a causa di un proiettile che lo ha colpito alla testa.
Gli altri colpi invece hanno colpito il 49enne, Luca, figlio di Dario Cavallito, l’ex giocatore del Viareggio durante gli anni Settanta. I proiettili hanno ferito Luca al volto, alla parte destra del torace ed anche tra lo stomaco e il fegato. Nonostante le gravi ferite, è riuscito a rialzarsi subito dopo l’agguato.
L’uomo è stato trasportato immediatamente in ospedale in codice rosso, e durante la nottata di oggi è stato sottoposto a due interventi chirurgici all’ospedale di Pescara, uno al torace e uno all’addome. Dal suo corpo sono stati estratti sei proiettili. Attualmente sono in corso le indagini per capire chi sia l’assassino e quale sia il movente della sparatoria. Per ora, l’ipotesi più gettonata è quella del regolamento dei conti per ragioni economiche.